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Rompere in caso di emergenza. La storia che appartiene a tutti noi

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“In un certo senso ogni giorno produciamo una puntata della nostra personale serie tv.” cit



Il libro di Nello Cassese è proprio questo, è la sua storia, ma contemporaneamente per certi versi e aspetti può essere anche la storia di qualcun altro. La storia di chi legge le pagine intense ma allo stesso tempo leggere e divertenti, scritte in maniera sincera e onesta, di questo giovane 29enne alle prese con famiglia, lavoro, amici e amore.

E da qui lo scrittore parte, dall’amore, o meglio da una delusione d’amore: un rapporto a distanza in cui forse ha dato molto di più in termini di impegno e affetto rispetto alla propria partner. Ci si scotta per amore, si soffre, si rimane delusi. Ogni cosa ricorda “lei”, in bilico tra i rari momenti passati insieme e i molti momenti passati attraverso il filtro del pc o del telefonino, un rapporto virtuale reso possibile da uno strumento virtuale. In attesa della notifica di visualizzazione di una storia, piuttosto che di un like sul post appena pubblicato.

Per fuggire dal dolore, Nello si tuffa nel lavoro. Per dimenticare, esce con gli amici. E ciò che nasce da questa sua ricerca di tranquillità dopo la tempesta (ovvero la rottura con “lei”), è questo libro, in cui si apre al lettore, raccontando la vita di tutti i giorni, quasi una “rassegna stampa dei pensieri e dei dubbi” che lo attanagliano. E così si confronta, con gli amici, con la famiglia, con i lettori. Come se stessimo leggendo il suo diario o come se origliassimo una conversazione al bar tra due amici.


Seguiamo il filo dei suoi pensieri tra lavoro e passioni, tanto che quasi quasi, a poco a poco, addentrandoci nella sua vita, diventiamo anche noi lettori suoi amici, suoi confidenti.

Attraverso la narrazione viaggiamo anche noi tra le strade di Nola, visitiamo Taranto, ci godiamo il sole sul traghetto…
E conosciamo i suoi amici e familiari, persone con cui è entrato in contatto per lavoro, ci appassioniamo a certe storie, affrontiamo con lui gioie, lutti, fede, problemi con gli studi e con il lavoro, fatti di cronaca locale.

E’ un libro da leggere tutto d’un fiato.

E del resto “Was mich nicht umbringt, macht mich stärker” come scriveva Friedrich Nietzsche (Il Crepuscolo degli Idoli)

Aurelia Licia Gualano

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